Europei: 35 km marcia, Giupponi bronzo!

16 Agosto 2022

L’azzurro sul podio a Monaco di Baviera in 2h30:34: “È la medaglia che inseguivo da tanto tempo. Dopo stagioni difficili, a 33 anni, non è mai troppo tardi”. Al femminile quarta Curiazzi e sesta Barcella

di Luca Cassai

Prima medaglia per l’Italia dell’atletica agli Europei di Monaco di Baviera. È il bronzo nella 35 km di marcia di Matteo Giupponi, che conquista il podio in 2h30:34 dopo una gara condotta nelle posizioni di vertice. Alle spalle dell’imprendibile spagnolo Miguel Angel Lopez, oro in 2h26:49, l’azzurro viaggia sempre nel gruppo degli inseguitori mentre a una decina di chilometri dal traguardo c’è l’attacco del tedesco Christopher Linke che coglie l’argento in 2h29:30. L’azione decisiva per il terzo posto è quando mancano sei chilometri con il 33enne dei Carabinieri, fino a quel momento quarto, che riesce a sorpassare lo spagnolo Manuel Bermudez (ai piedi del podio con 2h32:31). Per il bergamasco, legato sentimentalmente alla marciatrice azzurra Eleonora Giorgi e presto papà, è la prima medaglia internazionale della carriera a livello assoluto, dopo essersi messo in luce nelle scorse stagioni anche nella 20 km piazzandosi ottavo ai Giochi di Rio nel 2016, sotto la guida tecnica dell’ex cinquantista Gianni Perricelli. Non completa la prova Michele Antonelli, squalificato al 21° chilometro, invece non ha preso il via Teodorico Caporaso, per un infortunio muscolare emerso negli ultimi giorni. Sorrisi azzurri anche al femminile nella 35 chilometri per due brillanti prestazioni: quarta Federica Curiazzi in 2h52:06 e sesta Lidia Barcella (2h55:04), entrambe bergamasche e protagoniste di una gara in rimonta nelle fasi finali. Vince la greca Antigoni Drisbioti (2h47:00) che precede la spagnola Raquel Gonzalez (2h49:10) e l’ungherese Viktoria Madarasz (2h49:58).

GIUPPONI: “NON HO SMESSO DI CREDERCI” - “È la medaglia che inseguivo da tanto tempo!”, racconta Matteo Giupponi. “Dopo l’ottavo posto alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, ho dovuto combattere con gli infortuni e un distacco parziale del tendine. Ma ho continuato a crederci, grazie a chi mi è vicino come la fidanzata Eleonora Giorgi, il coach Gianni Perricelli, la famiglia e tutto lo staff che mi segue. A 33 anni non è mai troppo tardi. Mi piace la nuova distanza della 35 chilometri, a quanto pare si addice alle mie caratteristiche e ci ho lavorato tanto in allenamento, per preparare questo Europeo. La gara è partita su ritmi piuttosto lenti, ma quando è andato via Lopez sono rimasto nel gruppo che si è sgranato con l’andatura forzata dopo il ventesimo chilometro, per rimanere quarto. Poi ho visto che l’altro spagnolo Bermudez davanti a me era un po’ in difficoltà e l’ho messo nel mirino, prima di superarlo per il bronzo. Ora penso al figlio che sta arrivando, ma l’anno prossimo rientrerà Eleonora e quindi potremo puntare tutti e due ai Mondiali e anche alle Olimpiadi di Parigi”. Bergamasco di Villa d’Almè, classe 1988, vive e si allena soprattutto a Milano. Si era già rivelato nelle categorie giovanili: argento agli Europei juniores nel 2007 sui 10.000 di marcia e poi bronzo nei 20 km agli Europei U23 del 2009. Per diverse stagioni si è dedicato in particolare alla 50 chilometri, mentre nell’ottobre del 2020 è sceso a 1h19:58 nella “venti”. Quest’anno ha conquistato il tricolore nella 35 km di metà gennaio a Pescara in 2h33:45, ma con una flessione nell’ultima parte di gara.

AZZURRE - Nel debutto di questa specialità agli Europei, dopo la recente prima volta mondiale, c’è motivo di soddisfazione per il team italiano anche al femminile. Anzi, un doppio motivo e ancora con la scuola bergamasca della marcia. Recupera fino al quarto posto con una gara accorta e giudiziosa Federica Curiazzi, trent’anni compiuti domenica e insegnante di lettere, che migliora il personale di 2h52:24 ottenuto vincendo il titolo nazionale a inizio stagione: “La gara migliore che potessi aspettarmi. Negli ultimi 15 km ho visto questo sogno avverarsi e che nel finale era possibile raggiungere il quarto posto, sono contenta di avercela fatta”. Una super rimonta negli ultimi dieci chilometri, come per Lidia Barcella. È sesta la 25enne che nella vita di tutti i giorni lavora come operaia, capace di riproporsi tra le migliori a livello continentale dopo essere stata terza l’anno scorso agli Europei a squadre. “Puntavo ad arrivare nelle prime dieci, è un sesto posto che mi fa ben sperare per il futuro. Ho cercato di lottare fino alla fine, nonostante due proposte di squalifica, e ho tenuto duro”.

UOMINI

10 KM - Al settimo chilometro rompe gli indugi lo spagnolo Miguel Angel Lopez e va in fuga. Dietro all’iberico, già campione europeo e mondiale della 20 km nel biennio 2014-15, in solitaria c’è lo svedese Perseus Karlstrom, che ai Mondiali di Eugene ha conquistato il bronzo su entrambe le distanze. Il distacco tra i due contendenti è di diciassette secondi dopo 10 chilometri (43:31 contro 43:48). Nel gruppo degli inseguitori a poco più di un minuto (parziale di 44:36) si muovono bene Matteo Giupponi e Michele Antonelli. L’altro azzurro Teodorico Caporaso ha invece rinunciato per un problema muscolare al retto femorale emerso negli ultimi giorni.

20 KM - Aumenta il vantaggio di Lopez, di nuovo in azione sui 35 km a tre settimane dal decimo posto ai Mondiali, che macina parziali di poco superiori ai quattro minuti al chilometro. Da metà gara in poi si dilata il ritardo di Karlstrom: al ventesimo 1h43:33 per lo spagnolo e 1h26:05 per lo svedese, a circa un minuto e mezzo. Nel gruppo tenta un allungo il finlandese Aleksi Ojala, ma poi viene riassorbito. In piena lotta per la terza posizione c’è quindi il bergamasco Giupponi che transita in 1h26:50 dopo 20 km in compagnia del tedesco Christopher Linke, del francese Aurélien Quinion e dello spagnolo Manuel Bermudez, con l’altro iberico Marc Tur poco distante (1h26:53). Perde terreno Antonelli, decimo in 1h27:48.

30 KM - Cede lo svedese Karlstrom, che al 23° km si ferma e poi riparte, perdendo quindi tre posizioni. Poco dopo il francese Quinion viene bloccato in “penalty zone” per tre minuti e mezzo, al terzo richiamo ricevuto dai giudici. Per il secondo posto si trovano quindi a sfidarsi Linke, Bermudez e Giupponi che ha due “rossi” sul tabellone. Al 29° km Giupponi sorpassa Bermudez e si porta così al terzo posto provvisorio, mentre i crono parziali si appesantiscono per tutti anche a causa della temperatura che aumenta. Questa la situazione dopo 30 km: Lopez (2h05:33), Linke (2h07:55) a due minuti e ventidue secondi, Giupponi terzo in 2h08:41, quarto Bermudez (2h09:07) che ha un ritardo di quasi mezzo minuto dall’azzurro. Arriva invece al ventunesimo chilometro la notizia della squalifica per Antonelli.

DONNE

10 KM - In testa fin dall’inizio l’ungherese Viktoria Madarasz (48:37 al decimo chilometro) con pochi secondi di margine nei confronti delle avversarie. Alle sue spalle la coppia formata dalla greca Antigoni Drisbioti e dalla spagnola Raquel Gonzalez (48:46), poi la polacca Olga Niedzialek (48:56). A meno di un minuto dalla leader viaggiano insieme le bergamasche Federica Curiazzi e Lidia Barcella, nona e decima in 49:30.

20 KM - A metà gara si forma un terzetto al comando con Drisbioti e Gonzalez (1h36:48 al ventesimo chilometro) che raggiugono Madarasz e poi la staccano (1h36:52 il parziale della magiara). C’è da attendere più di un minuto per il quarto posto della polacca Niedzialek (1h38:05). Sempre nona Curiazzi (1h39:05), undicesima Barcella che al 15° km perde contatto dall’altra azzurra (1h39:54).

30 KM - Recupera posizioni Federica Curiazzi, scavalcando l’ucraina Havrylyuk poco oltre il ventesimo chilometro, poi anche la ceca Durdiakova fino a raggiungere l’ucraina Loseva, per diventare settima. È inesorabile la progressione dell’azzurra, che esce fuori alla distanza: dopo 30 km è quinta in 2h28:26, ma risale con decisione anche Lidia Barcella, sesta in 2h29:42 al rilevamento parziale. Prende il largo Drisbioti (2h23:33), più dietro Gonzalez (2h24:15) e Madarasz (2h24:56).


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Matteo Giupponi sul podio (foto Colombo/FIDAL)


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