Paralimpici: Legnante poker d'oro mondiale

08 Novembre 2019

A Dubai, la lanciatrice azzurra vince il suo quarto titolo iridato consecutivo nel getto del peso con 15,83: “Finché mi diverto sarò qui, cerco la medaglia anche nel disco”

Ancora una vittoria di Assunta Legnante. Si conferma imbattibile l’azzurra ai Mondiali paralimpici e conquista la medaglia d’oro, per la quarta volta consecutiva, nel getto del peso F11/12. A Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, il successo arriva con 15,83 al quarto tentativo dopo aver già migliorato il primato stagionale alla terza prova grazie a un 15,45 per reagire al momentaneo sorpasso dell’ipovedente uzbeka Safiya Burkhanova, argento con 14,97 in una gara a categorie accorpate. In apertura 14,62 e un nullo per “Assuntina”, in pedana con l’allenatrice Nadia Checchini nel ruolo di guida, poi 14,92 e di nuovo 15,45. Bronzo alla messicana Rebeca Valenzuela con 12,99.

SEASON BEST - La napoletana, classe ’78 e ormai marchigiana di adozione, incrementa così il 15,43 ottenuto in giugno a Firenze dove ha vinto la Finale Oro dei Societari assoluti con la maglia dell’Acsi Italia Atletica. Nelle competizioni paralimpiche invece quest’anno aveva lanciato 15,28 a Ostia, il 5 ottobre, in gara per l’Anthropos Civitanova alla rassegna nazionale per club. Proprio lì aveva rimediato un infortunio al polpaccio sinistro, dopo il record europeo F11 e migliore prestazione mondiale dell’anno nel disco (37,74) che la attende a Dubai, martedì 12 novembre alle 6 italiane del mattino.

LA CARRIERA - Sempre più ricca la sua bacheca che adesso conta quattro titoli mondiali di fila dal 2013 e due ori alle Paralimpiadi (Londra e Rio) oltre a due vittorie agli Europei. Una carriera paralimpica iniziata in seguito alla perdita della vista, per riprendere l’attività che era culminata con l’oro agli Europei indoor del 2007, preceduto dall’argento nel 2002, ed è tuttora la primatista italiana assoluta indoor con 19,20.

“AMO LO SPORT”“Per me era d’obbligo cominciare bene - commenta Assunta Legnante - da capitana di questa squadra azzurra. Dovevo dare l’esempio agli altri. E anche completare la gara, perché gli avversari vanno sempre rispettati.

L’importante era vincere e portare a casa la qualificazione per le Paralimpiadi di Tokyo. Ho fatto il primato stagionale nel peso, pur non arrivando a 16 metri, con una buona misura anche a livello dei normodotati, ma il mio presente è paralimpico. Da sette anni non perdo una gara. Il lancio del disco è un nuovo stimolo, martedì sarà una bella sfida con cinque atlete sopra i 35 metri. Voglio salire su quel podio anche nel disco, dopo due quarti posti, nei Mondiali del 2013 e a Rio. La maschera dell’Uomo Tigre? È in onore al cartone animato giapponese, che compie cinquant’anni, e ora posso portarla a Tokyo da campionessa mondiale. L’amore è alla base di tutto e io amo quello che faccio. Mi diverto ancora, finché mi diverto sarò qui”.

MANIGRASSO IN FINALE - Nella seconda giornata dei Mondiali, la prima con azzurri in gara, lo sprinter Simone Manigrasso (Fiamme Gialle) si qualifica per la finale dei 200 metri T64 piazzandosi al terzo posto in batteria con 23.55 (+1.5), miglior crono della sua stagione e settimo tempo complessivo: il bronzo europeo tornerà in pista domani alle 16.09 ora italiana. Sabato 9 novembre toccherà anche alla campionessa mondiale in carica Arjola Dedaj nel lungo T11 (ore 6.06), a Raffaele Di Maggio nella fase eliminatoria dei 400 T20 (alle 15.09) e a Diego Gastaldi, impegnato sui 400 in carrozzina T53: primo turno alle 7.55 con l’eventuale finale alle 17.27. Diretta tv su RaiSport e streaming video su RaiSport web.

l.c.

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File allegati:
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