Madrid: Tortu 10.27, Fantini 72,31 nel martello

19 Giugno 2021

Lo sprinter è secondo nei 100 dietro a Leotlela (10.15) con vento contrario (-1.3), dopo il 10.33 in batteria. La lanciatrice diventa la terza italiana di sempre. Di Lazzaro 12.95, Bogliolo 12.98 nei 100hs

Non decolla la stagione di Filippo Tortu. A Madrid, nella città del 9.99 di tre anni fa ma su un’altra pista (oggi su quella verde dello stadio Vallehermoso), lo sprinter azzurro delle Fiamme Gialle non fa meglio di 10.27 nei 100 metri, secondo posto in finale alle spalle del sudafricano Gift Leotlela (10.15). Come a Ginevra sabato scorso, anche stavolta ci si mette il vento contrario a complicare la vita del finalista mondiale e degli altri sprinter impegnati nella tappa Silver del Continental Tour nella capitale spagnola. La brezza in finale è di -1.3 ed era stata contraria anche in batteria (-1.8) a condizionare in parte il 10.33 con cui Tortu si era qualificato per il turno decisivo. Tortu è in quarta corsia, è lenta l’uscita dai blocchi (0.216 il tempo di reazione), alla sua sinistra Leotlela scappa subito via e “Pippo” è costretto a rincorrere il velocista sceso a 9.94 in maggio. Riesce comunque a chiudere davanti al francese Mouhamadou Fall (10.28) e al ghanese Sean Safo-Antwi (10.30). Per il brianzolo era la terza uscita stagionale sui 100 metri dopo il 10.18 di Rieti del 22 maggio e il 10.30 di sette giorni fa a Ginevra. Sempre nello sprint, è sesta Gloria Hooper (Carabinieri) nei 200 con 23.36 (-1.1), al cospetto della novità namibiana Christine Mboma (22.79).

FANTINI SUPER - Soltanto due lanci, nella storia del martello azzurro, sono atterrati più lontano del 72,31 di Sara Fantini. La lanciatrice dei Carabinieri trova il salto di qualità al terzo turno, incrementando di oltre un metro e mezzo il primato personale dello scorso anno (70,73) e avvicinando lo standard olimpico per Tokyo fissato a 72,50. Nelle liste alltime soltanto il record italiano di Ester Balassini (73,59 nel 2005) e il 72,46 di Clarissa Claretti del 2008 restano davanti alla spallata della 23enne emiliana di Salsomaggiore, doppia figlia d’arte: papà Corrado “Cocco” finalista olimpico del peso ad Atlanta ’96 e mamma Paola Iemmi ex multiplista. L’azzurra che è stata medaglia di bronzo agli Europei under 23 di Gavle nel 2019, e di recente terza classificata agli Europei a squadre di Chorzow, conquista il primo posto ai danni della spagnola Laura Redondo (70,65) e dopo una lunga serie di lanci intorno ai settanta metri nelle ultime due stagioni, finalmente si proietta su altri livelli. “Lo aspettavo da un po’, mi sentivo di valere questi 72 metri e sono contenta che siano usciti in una competizione internazionale di alto livello - le parole di Sara Fantini, allenata a Bologna da Marinella Vaccari - mi dispiace, certo, per quei 19 centimetri che ancora mi separano da Tokyo (al momento sarebbe qualificata tramite ranking, ndr): al ‘minimo’ ci tengo tantissimo. Ma vado a Rovereto, agli Assoluti, convinta di stare bene e di potercela fare”. 

OSTACOLI - Due blitz sotto i 13 secondi per Elisa Di Lazzaro. L’ostacolista dei Carabinieri si qualifica per la finale dei 100hs correndo in 12.98, nonostante la brezza contraria di -1.2: è suo il miglior tempo delle batterie. Vento in faccia anche per Luminosa Bogliolo (Fiamme Oro) avanti con 13.02 (-1.0). Poi, in finale, la triestina è terza in 12.95 con vento nullo, quarta la savonese (12.98) che paga soprattutto una pessima partenza (tempo di reazione 0.200), nella gara del 12.80 della francese Cyrena Samba-Mayela, vincitrice davanti all’irlandese Sarah Lavin (12.95). Tre azzurre nei 400 ostacoli. Ed è doppietta italiana grazie al successo di Linda Olivieri (Fiamme Oro), che in rimonta sulla spagnola Sara Gallego si aggiudica la prova con il tempo di 55.89, e al secondo posto di Eleonora Marchiando (Atl.

Sandro Calvesi) in 56.02, a sua volta scalzando nel rettilineo conclusivo la rivale spagnola (56.38). Per Olivieri è una conferma sotto i 56 secondi dopo il primato personale di 55.63 siglato al Golden Gala di Firenze. Nella finale B, chiude in 56.75 la primatista italiana Yadisleidy Pedroso (Aeronautica), piantata sull’ultimo ostacolo.

MEZZOFONDO - Sfortunata Martina Merlo (Aeronautica): alla terzultima riviera, mentre stava viaggiando su ritmi simili a quelli del personal best di sabato scorso (9:37.72 a Nizza) non può evitare l’impatto con l’irlandese Eilish Flanagan caduta dinanzi a lei. Si rialza ma la gara è compromessa: la completa al settimo posto in 9:54.00. Cede nei 500 metri finali Federica Del Buono (Carabinieri), dodicesima nei 1500 con 4:18.74.

PICHARDO WL - Non la miglior serata per Simone Forte (Fiamme Gialle) nel triplo: l’azzurro non si ripete a diciassette metri (17,07 sabato scorso a Grosseto) e termina la prova con 16,39 (+1.6) al nono posto, con tre soli salti, escluso dai tre turni di finale. Il primo posto lo agguanta Hugues Fabrice Zango (Burkina Faso) con un 17,83 viziato da Eolo superiore al consentito (+2.5). La miglior misura al mondo dell’anno, ovviamente all’aperto, la firma quindi il portoghese Pedro Pablo Pichardo con 17,69 (+0.2). Il triplo al femminile era la gara più attesa del meeting: non tradisce la formidabile venezuelana Yulimar Rojas, 15,34 ventoso (+2.2), 15,19 regolare (+1.4). All’esordio stagionale nei 400 metri il sudafricano Wayde van Niekerk, campione olimpico e primatista mondiale, torna a correre in 44.56 superato soltanto nel finale in 44.51 dal colombiano argento iridato Anthony Zambrano.

IN GERMANIA - Quarto posto a Zweibrucken, in Germania, per la giavellottista Sara Jemai (Esercito) con 52,67 mentre a Sinn nel salto in alto 2,21 per Marco Fassinotti (Aeronautica) che è terzo.

IN ITALIA - Azzurri in pista sui 200 metri nei meeting italiani. A Pavia ritocca il primato stagionale Alessia Pavese (Aeronautica) in 23.61 con vento nullo, a un decimo dal personal best, invece tra gli uomini 21.10 (+0.4) per Davide Manenti (Aeronautica). A Parma la quattrocentista Ayomide Folorunso (Fiamme Oro) si mette alla prova sul mezzo giro in 24.34 (+1.3) e precede di un centesimo Alice Murari (Us Quercia Trentingrana), 24.35. Tornando alle gare di Pavia, negli 800 si migliora Pietro Arese (Fiamme Gialle, 1:48.85) e nei 400 ostacoli Aurora Casagrande Montesi (Cus Pro Patria Milano) scende a 57.88. Nel disco a Sulmona (L’Aquila) vittoria con 61,01 per Nazzareno Di Marco (Fiamme Oro) davanti al 59,25 di Giovanni Faloci (Fiamme Gialle). A Cagliari nel giavellotto il tricolore promesse Jhonatam Maullu (Dinamica Sardegna) avvicina il suo primato con 72,30. A Orvieto (Terni) nuovo progresso nell’asta a 4,15 della ventenne Francesca Zafrani (Atl. Arcs Cus Perugia). A Rovellasca (Como) il 18enne Emmanuel Musumary (Atl. Estrada) con il peso juniores da 6 kg allunga a 17,84. Nell’alto vinto a 2,15 da Nicholas Nava (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) c’è il personale all’aperto di 2,12 per l’allievo Edoardo Stronati (Pro Sesto), primatista indoor di categoria con il 2,15 dello scorso inverno. A Prato dopo quasi due anni rientra nei 100 ostacoli la pluricampionessa tricolore Giulia Pennella (Esercito) in 14.01 controvento (-2.6).

naz.orl. - l.c.

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